Interventi a favore di enti religiosi, Toma e Calenda: “Significativa la loro azione a sostegno dei più deboli”
Sostenere le attività delle Caritas nell’aiuto e nel supporto alle famiglie e alle persone bisognose in difficoltà, ma anche far fronte alle spese per il mantenimento delle Parrocchie: sono queste le finalità dell’Avviso approvato e pubblicato sul Burm nei giorni scorsi, destinato a raccogliere le manifestazioni di interesse a beneficio delle quattro Diocesi molisane.
L’intervento ha una connotazione di carattere eccezionale e temporaneo, in quanto specificamente programmato per le Diocesi nell’ambito delle misure per il contrasto e la mitigazione degli effetti dell’emergenza sanitaria, economica e sociale dovuta alla pandemia da Covid-19. La dotazione finanziaria è di 2 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC).
“Un’iniziativa molto importante – dichiara il presidente Toma – che consentirà di sostenere gli enti religiosi che hanno avuto un ruolo significativo in questi mesi di pandemia fornendo ai cittadini in difficoltà beni di prima necessità e contribuendo, talvolta, a sostenerne le spese. Diocesi, Caritas e Parrocchie sono state un punto di riferimento per tante famiglie molisane. Un ulteriore sostegno che abbiamo pensato per il nostro territorio, che va ad aggiungersi agli Avvisi pubblici destinati alle imprese e alle associazioni sportive locali. La Regione, sin da subito, ha messo in campo tutti gli strumenti a sua disposizione, sfruttando al meglio i fondi disponibili, provvedendo anche a riprogrammare e riallocare le risorse”.
“La misura – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali, Filomena Calenda – rappresenta un’importante azione di sostegno ai bisogni sociali nei territori molisani che, con la collaborazione delle Caritas diocesane, riceveranno contributi utili a dare sollievo a persone e famiglie in difficoltà. Le Caritas, infatti, sono gli organismi pastorali che hanno il compito di promuovere la testimonianza della carità attraverso l’aiuto alle persone e alle comunità che vivono situazioni di problematicità occasionali o permanenti. Si tratta, dunque, di uno strumento necessario per la cooperazione solidale e per affrontare insieme la difficile sfida di restituire autonomia alle famiglie indigenti, assicurando loro relazioni vitali e risorse idonee nel percorso di valorizzazione delle proprie responsabilità e potenzialità”.